Lo Shilajit è un rimedio naturale che viene utilizzato da secoli nella medicina ayurvedica e in altre medicine tradizionali per i suoi presunti effetti benefici sulla salute. Negli ultimi anni, questa sostanza ricca di minerali è diventata popolare anche in Occidente come integratore alimentare.
Tuttavia, nonostante i potenziali benefici, lo Shilajit potrebbe anche causare alcuni effetti collaterali, soprattutto se assunto in dosi eccessive o per periodi prolungati. In questo articolo analizzeremo nel dettaglio gli effetti indesiderati più comuni dello Shilajit, le controindicazioni specifiche e le precauzioni da adottare per un utilizzo sicuro di questo prodotto naturale.
Cos’è lo Shilajit?
Prima di esaminare gli effetti collaterali, vediamo brevemente cos’è lo Shilajit e da dove proviene.
Origine e storia dello Shilajit
Lo Shilajit è una sostanza resinosa che si forma lentamente nelle rocce dell’Himalaya e di altre catene montuose dell’Asia centrale. È il risultato della decomposizione millenaria di piante e minerali ad opera di microrganismi. Questa sostanza è stata utilizzata per secoli nella medicina ayurvedica indiana e tibetana come rimedio ricostituente e adattogeno.
Il termine “Shilajit” deriva dal sanscrito e significa letteralmente “conquistatore delle rocce”. Nell’antica medicina indiana, lo Shilajit era considerato un rasayana, ossia una sostanza in grado di ringiovanire il corpo e prolungare la durata della vita.
Benefici tradizionali e moderni dello Shilajit
Nella medicina ayurvedica, lo Shilajit viene tradizionalmente impiegato come tonico energizzante, per aumentare la forza fisica, la potenza sessuale e la fertilità maschile. È considerato un rimedio adatto soprattutto agli uomini.
Studi moderni hanno evidenziato che questa sostanza è ricca di oltre 85 minerali, oligoelementi e altri composti bioattivi, tra cui acido fulvico, dibenzo-alfa-pirrone e acido umico. Per questo motivo oggi lo Shilajit è commercializzato soprattutto come integratore alimentare, con presunte proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e immunostimolanti.
Dosaggio e forme di assunzione
Lo Shilajit si presenta come una sostanza resinosa scura che può essere assunta in polvere o estratta in pillole, compresse, gocce o tinture. Non esiste un dosaggio standard raccomandato. Nella medicina ayurvedica si consigliano generalmente dosi di 100-300 mg al giorno, mentre come integratore le dosi arrivano fino a 1 grammo al giorno. È consigliabile assumerlo a stomaco pieno.
Possibili Effetti Collaterali dello Shilajit
Lo Shilajit è generalmente ben tollerato, ma in alcuni casi può provocare effetti indesiderati, soprattutto se utilizzato in dosi elevate per periodi prolungati. Analizziamo nel dettaglio i possibili effetti collaterali.
Reazioni avverse comuni
Gli effetti collaterali più frequenti dello Shilajit comprendono:
Mal di testa e vertigini
Mal di testa e capogiri sono tra gli effetti indesiderati più comuni riportati da chi assume Shilajit, specialmente quando viene assunto in dosi superiori ai 500 mg al giorno. Questi sintomi sono generalmente lievi e transitori.
Problemi gastrointestinali
Alcuni utenti riferiscono nausea, dolore addominale, diarrea e alterazioni intestinali quando assumono Shilajit. Anche in questo caso, i disturbi gastrointestinali tendono ad essere lievi e a scomparire con la sospensione del prodotto.
Controindicazioni specifiche
Lo Shilajit è controindicato in alcune condizioni di salute e categorie di persone:
- Donne in gravidanza o allattamento. Non ci sono studi sulla sicurezza in gravidanza.
- Bambini e adolescenti sotto i 18 anni. Manca esperienza sull’uso nei più giovani.
- Persone con alti livelli di acido urico o gotta. Lo Shilajit può aumentare l’acido urico.
- Persone con ipertensione non controllata. Può alzare la pressione sanguigna.
- Persone con malattie autoimmuni. Potrebbe stimolare eccessivamente il sistema immunitario.
Inoltre è sconsigliato assumere Shilajit insieme a farmaci immunosoppressori, anticoagulanti e antiipertensivi, per possibili interazioni.
Interazioni con altri farmaci
Lo Shilajit potrebbe interagire con alcuni farmaci, tra cui:
- Farmaci per fluidificare il sangue (anticoagulanti), potenziandone gli effetti.
- Immunosoppressori, riducendone l’efficacia.
- Farmaci per la pressione alta (ACE inibitori), aumentando il rischio di ipotensione.
- Integratori e farmaci contenenti ferro, per possibile sovradosaggio di ferro.
È importante parlarne con il medico prima di assumere Shilajit se si stanno assumendo farmaci.
Precauzioni e consigli per l’uso sicuro
Per ridurre il rischio di effetti collaterali, è importante seguire alcune precauzioni quando si assume Shilajit:
Come riconoscere uno Shilajit di qualità
Optare per prodotti di marche affidabili, che riportino il contenuto preciso di principi attivi e impurità. Diffidare da prodotti non certificati e a basso prezzo. Uno Shilajit puro non deve contenere piombo o altri metalli pesanti.
Suggerimenti per l’uso corretto
- Iniziare con dosi basse (250-300 mg al giorno) e aumentare gradualmente.
- Non superare 1 grammo al giorno senza consultare un esperto.
- Preferire l’assunzione per cicli di 1-2 mesi, alternati a pause.
- Assumere sempre a stomaco pieno per ridurre effetti gastrointestinali.
- Idratarsi adeguatamente.
- Interrompere l’uso in caso di effetti collaterali significativi.
Quando consultare un medico
È opportuno rivolgersi al proprio medico prima di assumere Shilajit se si soffre di pressione alta, problemi renali, calcoli, gotta, diabete o malattie autoimmuni. Così anche in caso di effetti collaterali persistenti o preoccupanti.
Conclusione
Lo Shilajit è un prodotto naturale dai potenziali benefici per la salute, ma che può anche causare alcuni effetti collaterali, soprattutto a dosaggi elevati e con un uso prolungato. Mal di testa, vertigini, disturbi gastrointestinali sono i più comuni.
È importante scegliere prodotti di qualità, non superare le dosi consigliate, assumere per cicli intervallati da pause e consultare il medico in presenza di patologie o effetti indesiderati significativi. Usato con cautela e sotto controllo medico, lo Shilajit può essere un prezioso integratore, ma occorre conoscerne anche i potenziali rischi.