Il fungo Shiitake è un alimento dalle eccezionali proprietà salutari, ampiamente utilizzato sia a scopo terapeutico che culinario. Scopriamo la storia, i benefici scientificamente provati e il miglior utilizzo in cucina di questo straordinario fungo.
Introduzione al fungo Shiitake
Storia e uso tradizionale
Questo fungo ha una storia antichissima e affascinante. Questo fungo è stato coltivato per la prima volta in Cina circa 1000 anni fa, durante la Dinastia Song. La parola “Shiitake” deriva dal giapponese e significa “fungo della quercia“, poiché tradizionalmente veniva coltivato su tronchi di quercia.
Nella medicina tradizionale cinese e giapponese era utilizzato come rimedio per rafforzare il qi, l’energia vitale. Si riteneva promuovesse longevità e vitalità. Oggi è il secondo fungo più consumato al mondo dopo i Champignon.
Caratteristiche botaniche
Lo Shiitake appartiene alla specie Lentinula edodes. Cresce spontaneamente su ceppi di latifoglie in luoghi caldi e umidi. Ha un cappello convesso di colore bruno-rossastro, con lamelle e gambo biancastri.
Si distingue per il caratteristico profumo agrodolce e per il sapore deciso. Può raggiungere un diametro di 10-25 cm.
Coltivazione e raccolta dello Shiitake
Generalmente viene coltivato inoculando i ceppi di legno con il micelio fungino in condizioni controllate di umidità e temperatura. Il substrato più usato è costituito da tronchi di quercia.
La fruttificazione avviene in circa 6 mesi. I corpi fruttiferi vengono raccolti a mano quando raggiungono la maturazione. Dopo la raccolta devono essere rapidamente essiccati o congelati per preservarne le proprietà.
Benefici salutari
Shiitake e la riduzione del colesterolo
Numerosi studi hanno dimostrato gli effetti benefici dello Shiitake sul controllo dei livelli di colesterolo.
Studi e ricerche
Uno studio clinico su pazienti con ipercolesterolemia ha mostrato una riduzione del colesterolo LDL del 9% dopo consumo di 9 grammi di Shiitake secco al giorno per 4 settimane1.
Meccanismi d’azione
Gli steroli vegetali e i polisaccaridi presenti in questo fungo inibiscono l’assorbimento del colesterolo a livello intestinale. Inoltre, riducono la produzione di molecole responsabili dell’infiammazione e dell’aterosclerosi.
Potenziamento del sistema immunitario
Lo Shiitake stimola la risposta immunitaria grazie all’azione di beta-glucani, lentinano e altri polisaccaridi ad attività immunomodulante.
Uno studio giapponese su modello murino ha dimostrato un aumento dell’attività delle cellule NK, dei macrofagi e della produzione di interferone in seguito all’assunzione di estratto di Shiitake.
Proprietà antitumorali
Lo Shiitake contiene lentinano, un beta-glucano con proprietà antitumorali scientificamente provate. Il lentinano sembra inibire la crescita di tumori agendo direttamente sul sistema immunitario.
In Giappone l’estratto di Shiitake viene utilizzato come coadiuvante nella terapia antitumorale. Servono però ulteriori studi per confermare l’efficacia anche nell’uomo.
Valore nutrizionale e uso culinario
Ricchezza in vitamina D
Lo Shiitake è una delle poche fonti vegetali di vitamina D. 100 g di Shiitake secco contengono circa 2250 UI di vitamina D2, pari al 100% della dose giornaliera consigliata. Ottimo quindi per la salute di ossa e denti.
Uso in cucina e ricette tipiche
Lo Shiitake ha un aroma e sapore unici che si sposa alla perfezione con zuppe, risotti, pasta e secondi di carne o pesce. Può essere cucinato al vapore, trifolato, saltato in padella o grigliato.
Tipiche ricette orientali sono gli involtini di Shiitake con verdure, Shiitake saltati con germogli di soia e zenzero e vellutate con Shiitake.
Consigli per la conservazione
I funghi Shiitake freschi si conservano in frigorifero per non più di una settimana. Il congelamento ne preserva tutte le qualità nutritive per 4-6 mesi.
La variante secca si può conservare a lungo in luogo asciutto e al riparo dalla luce. Per non disperdere aromi e princìpi attivi, aggiungere a preparazioni a fine cottura.

Precauzioni e consigli d’uso
Dosaggio e raccomandazioni
La dose giornaliera raccomandata di Shiitake secco è di 15-20 grammi, pari a circa due funghi medi. Mentre se viene assunto fresco può essere consumato liberamente come ingrediente in cucina.
È consigliabile non superare i 20 grammi di prodotto secco al giorno e fare cicli di 2-3 settimane intervallati da pause, per non sovraccaricare fegato e reni.
Possibili effetti collaterali
Lo Shiitake è generalmente ben tollerato. In rare occasioni sono stati segnalati effetti collaterali gastrointestinali come gonfiore, crampi addominali e diarrea.
Attenzione in caso di allergie alimentari: contiene istamina e può causare reazioni in soggetti sensibili. In questo caso è meglio evitarne il consumo.
Interazioni con altri farmaci o integratori
Lo Shiitake potrebbe interferire con farmaci immunosoppressori, antinfiammatori non steroidei e anticoagulanti. Meglio evitare l’uso in concomitanza con queste terapie, o chiedere consiglio al proprio medico.
Non sono note interazioni negative con altri integratori alimentari o rimedi naturali. Tuttavia è preferibile non assumere più di un prodotto immuno-stimolante contemporaneamente.
Conclusione
Lo Shiitake è un fungo dalle molteplici proprietà benefiche, in particolare la capacità di regolare il colesterolo e stimolare le difese immunitarie. Grazie al suo sapore unico e versatilità in cucina, è facile integrare questo prezioso alimento nella dieta quotidiana per godere a pieno dei suoi benefici.
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